Europa “on the road”. Verso l’Olanda

Alpi Austriache

Europa on the road. Lasciavo il Sole alle spalle per attraversare l’Austria diretto a Nord

Era il 14  agosto ed al mattino lasciavo la casa dei miei gentili ospiti per dirigermi verso Nord. Per quanto affascinanti, le nuvole erano minacciose e mi facevano sentire la mancanza del sole italico. Chi avrebbe potuto essere tanto folle da lasciare, la settimana di ferragosto tanto cara agli italiani, il caldo sole del Sud per andare a stuzzicare il tempo instabile del Nord? Ed in questo caso il Nord era veramente Nord dal momento che la mia destinazione era Amsterdam.
Credo di aver commesso un errore volendo fare una unica tirata fino in Olanda. Ho percorso le strade tedesche decisamente trafficate (ho quasi quasi rimpianto il Grande Raccordo Anulare) ad una velocità bassissima e non mi sono fermato se non per qualche pausa. Insomma, non ho visitato alcune delle località che mi ero prefissato rimandando la puntata al viaggio di ritorno. Del resto, ad Admesterdam, mi stava aspettando una persona e non avrei voluto farla aspettare oltre.

Le strade tedesche, o meglio, le autostrade, hanno deluso ogni mia aspettativa. E’ vero, in alcuni punti non c’è limite di velocità ma sono molto trafficate ed i rientri di carreggiata come i lavori in corso mi ricordavano tanto le autostrade italiane. La prossima volta ci rifletterò bene prima di prendermela con l’inefficienza italiana. Almeno per le autostrade.

Nonostante la prima delusione mi è piaciuto molto il paesaggio. Una costante foresta interrotta solo per piccolissimi tratti da campi arati o appena trebbiati che sfumava in mille tonalità di verde. Sicuramente affascinante se si viene dai brulli paesaggi siciliani.

In tutto ho percorso poco più di 1.200 chilometri ed il viaggio è durato parecchio per via del traffico. Sicuramente più di quanto previsto e l’arrivo in Olanda è stato in tarda serata. L’albergo aveva la reception dentro la “birreria” annessa. Quale migliore accoglienza, quella sera, si poteva desiderare?

una birra per accoglienza alla antica taverna

una birra per accoglienza alla antica taverna

Sono solito prenotare tramite booking.com e mi fido spesso dei giudizi dei clienti. Questa volta, però, la decisione era più ardua. C’erano giudizi troppo contrastanti. Chi ne parlava malissimo e chi ne parlava benissimo. Ma, allettato da qualche foto carina e dal prezzo sicuramente basso, ho deciso di prenotare. Non me ne sono pentito affatto. Era una bellissima struttura su un lembo di terra che si affacciava sul mare. Dall’altra parte vedevo Amsterdam ed il collegamento con la città non era affatto difficoltoso. Quella sera, inoltre, non avevo notato le immancabili piste ciclabili che, se mai dovessi ritornare, sicuramente percorrerò. La stanza si è rivelata molto comoda ed il fatto che alloggiassi in una dependance la rendeva più caratteristica e mi garantiva quella indipendenza che mi piace avere quando viaggio. “De Oude Taveerne” – questo il nome dell’albergo ristorante – è come situato in un piccolo borgo marinaro e il lembo di terra sembra essere una lunga penisola. Lungo l’accesso al borgo ci sono tante casette in stile nordico (se mai un giorno decidessi di trasferirmi ad Amsterdam cercherei sicuramente li la mia abitazione) con tanto di chiesetta e ponte elevatoio che passava su un canale quasi stagnante. Gli insetti non erano fastidiosi, forse per questo conservo un bel ricordo. Contento della scelta che ad un primo incontro sembrava azzeccata sono andato a dormire. Il mio corpo non ce la faceva più. Era il caso di riposare sicuro di trovare mille altre sorprese all’indomani.