evitiamo la felicità

Siamo gente non più gente. Non viviamo più il sacrificio come dono ma come sofferenza. Mettiamo il nostro ego al primo posto e lo confondiamo come espressione di libertà. Folleggiamo alla ricerca di un piacere effimero e quando incontriamo una sana e reale fonte di piacere la scansiamo perchè non la sappiamo riconoscere. Ci spaventa. Signori… sveglia!!!